Orith Youdovich si spinge ai margini della città di Roma. Esplora strade, evidenzia confini impalpabili, cerca e trova luoghi senza senso nei quali urbanizzazione scomposta e spazi ancora liberi mettono perfettamente a fuoco le contraddizioni di una “crescita” senza direzione. La linea di demarcazione tra l’area della città e la sua provincia diviene territorio di raffigurazione del concetto ambiguo di fine/inizio, spesso utilizzato in modo semplicistico e subdolo da chi detiene il potere per creare steccati che di fatto non esistono.

____________

Orith Youdovich drives on to the edge of Rome. She explores roads, highlights intangible borders, seeks out and finds meaningless places where haphazard town-planning and still open spaces perfectly highlight the contradictions of unplanned “growth”. The dividing line between the city and its province is becoming a local depiction of the ambiguous concept of beginning and end, often used simplistically and subtly by those who hold power in order to create boundaries which do not really exist.

© Maurizio G. De Bonis / Punto di Svista 07/2012